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Docenti e ATA, aumento di stipendi e Carta del docente ai precari ( Legge di Bilancio passa alla Camera )

Docenti e ATA: la legge di bilancio, pur nel quadro di generale contenimento della spesa, ha stanziato risorse ad hoc per la scuola. Più nello specifico si incrementa di 60 milioni, a regime, il fondo della Carta docenti, in modo da fronteggiare...


Dopo aver ricevuto parere favorevole da parte della Conferenza unificata, la Legge di Bilancio 2025 è stata approvata con la fiducia alla Camera. Lunedì 23 dicembre passerà alla Commissione Bilancio del Senato per poi arrivare all’Aula.

L’ok definitivo si attende tra Natale e Capodanno.

Tale testo, contenente diverse misure, fa riferimento anche al sistema scolastico, apportando alcuni importanti novità.


La legge di bilancio, pur nel quadro di generale contenimento della spesa, obiettivo qualificante e di lungo periodo che caratterizza l’operato di questo Governo, ha stanziato risorse ad hoc per la scuola.


Nello specifico:

  • per il contratto collettivo 2022/2024, si è ottenuto, come espressamente richiesto dal Ministro, un incremento del 6% complessivo, rispetto al precedente 5,78%;


  • per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica sono già state stanziate risorse per la successiva tornata contrattuale, pari a 1.755 milioni di euro per l’anno 2025, a 3.550 milioni di euro per il 2026 e a 5.550 milioni di euro annui a decorrere dal 2027. Con queste risorse si riconosceranno incrementi retributivi al personale della scuola pari a 5,4% a regime, superiore all’inflazione programmata, e con l’erogazione di primi anticipi già nel 2025, nelle more della definizione della stessa contrattazione;


  • con il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutto il personale della scuola godrà, in via definitiva, di un aumento stipendiale pari al 6/7%;


  • si incrementa il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per 93,4 milioni di euro a regime;


  • nell’ambito di un nuovo fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, si prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro per il 2025 e di 75 milioni di euro a regime per coprire i maggiori oneri connessi all’avvio di un piano di stabilizzazione di docenti di sostegno a far data dall’anno scolastico 2025/26. 75 milioni è, infatti, il differenziale fra il costo dei docenti precari che si intendono stabilizzare e quello per l’assunzione a tempo indeterminato;


  • con il medesimo fondo si attribuiscono 100 milioni per l’anno scolastico 2025/26 per finanziare - insieme a 40 milioni di euro già stanziati nella scorsa legge di bilancio – l’attività dei docenti tutor e orientatori;


  • la restante parte del fondo, pari a 111 milioni di euro, incrementerà, per l’anno scolastico 2025/26, il fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche;


  • si incrementa di 60 milioni, a regime, il fondo della Carta docenti, in modo da fronteggiare i tagli operati dal Governo Draghi ed estenderla ai precari su posto vacante e disponibile;


  • è potenziata, con 2,4 milioni di euro a regime, l’attività dei revisori dei conti nelle scuole.


Il Ministero contribuisce, inoltre, alle misure di revisione della spesa previste per tutti i Ministeri attraverso una riduzione di 40 milioni per tre anni, pari a una percentuale di solo lo 0,08% sul bilancio del MIM, e su capitoli già coperti da investimenti del PNRR.


Tra le varie novità menzionate di fondamentale importanza è l'estensione della carta del docente anche ai supplenti annuali su posto vacante e disponibile in via strutturale, così come espressamente disposto dall'articolo 85 della Legge di Bilancio.

L'importo, precedentemente fissato a 500 euro, verrà determinato annualmente con decreto ministeriale, fino ad un massimo di 500 euro.


  • Il disegno di legge di bilancio prevede anche il sostegno al potere d'acquisto delle famiglie mediante la Carta «Dedicata a te» a favore degli indigenti e altre misure come quelle per gli acquisti di beni di prima necessità e gli interventi sui mutui per la prima casa, il fondo per la morosità incolpevole e il bonus elettrodomestici e il rifinanziamento dell'assegno di inclusione. Sono rifinanziati i suddetti fondi: il Fondo per l'acquisto dei beni alimentari di prima necessità – carta "Dedicata a te", il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, il Fondo di garanzia per la prima casa, il fondo per le non autosufficienze e il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità;

  • per fronteggiare il divario nell'occupazione e favorire lo sviluppo dell'attività imprenditoriale nelle aree svantaggiate, si istituisce un apposito fondo di bilancio. Si dispone, tra l'altro, un contributo una tantum per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente presenti un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui. È istituito dal 2025 un fondo per il parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali, a carico del lavoratore, per le lavoratrici dipendenti e autonome madri di due o più figli secondo specifiche condizioni. È previsto il potenziamento dei congedi parentali e del bonus relativo al pagamento delle rette per asili nido, con l'esclusione dalla soglia ISEE utile ai fini dell'accesso al beneficio. Si estende anche per le annualità 2025 e 2026 l'aumento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. Sono prorogate al 2025 "Quota 103" e l'"Ape sociale" con riferimento ad alcune fattispecie e si estende l'ammissione al beneficio "Opzione donna".



SINTESI DEGLI EMENDAMENTI APPROVATI (PDF)




di VALENTINA TROPEA

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