"La richiesta verrà proposta da Anief anche all’Aran, domani 26 marzo, in occasione del secondo incontro con la parte pubblica per il rinnovo del CCNL 2022-2024..."

Il sindacato Anief accoglie favorevolmente tutte le iniziative intraprese dal Governo e dall’amministrazione scolastica per portare “dignità e decoro alla figura dell’insegnante” anche attraverso “il progetto di un ‘piano casa’ per i docenti”, come dichiarato nei giorni scorsi anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “si tratta di aiuti pratici importanti che il personale merita e che diventa importante considerando gli stipendi ridotti all’osso che percepisce il personale scolastico. Noi, come sindacato, proponiamo l’assegnazione di indennità di trasferta per tutti i lavoratori fuori sede della scuola: la richiesta verrà proposta anche all’Aran, domani 26 marzo, in occasione del secondo incontro con la parte pubblica per il rinnovo del CCNL 2022-2024”.
“I lavoratori della scuola – ricorda Pacifico - hanno un potere di acquisto limitato, negli ultimi anni hanno perso 6 mila euro rispetto a quelli dei lavoratori pubblici di altri ministeri: introdurre un’indennità di trasferta per lavoratori scuola fuori sede sarebbe un’operazione intelligente e di rispetto verso dei dipendenti pubblici che meritano più rispetto per il lavoro che svolgono. Si potrebbe dare tale indennità anche all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro: l’importo dovrebbe essere fino a 1.000 euro per circa 200mila dipendenti e si potrebbero utilizzare i 182.524.809 milioni stanziati per la continuità didattica assieme ad altre economie pubbliche.
Si tratterebbe – conclude il sindacalista autonomo – di un ristoro minimo come già previsto per il personale che lavora nelle piccole isole grazie a un emendamento chiesto dalla nostra organizzazione”.
L’Anief ritiene che sia possibile finanziare l’indennità di trasferta per i dipendenti della scuola fuori sede utilizzando non solo con i 152.524.808 milioni già stanziati per la continuità didattica (Legge 118/2024), ma anche i 30 milioni già previsti nel CCNI dalla Legge 205/2017 (art. 1, cc. 592-593bis) e i 3 milioni per il bonus isole (art. 1, c. 770 Legge 234/2021.
In questo modo potrebbero essere erogati fino a 1000 euro per 200mila lavoratori fuori sede come welfare (Legge 207/2024, art. 1, cc. 124-125) piuttosto che legarli alle domande di mobilità o alla permanenza nella stessa sede di servizio. L’Anief insisterà anche per l’eliminazione dei vincoli alla mobilità e assegnazioni provvisorie, trasferimenti sul 100% dei posti, il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e finestra in uscita a 63 per la pensione di vecchiaia, la revisione dei gradoni di anzianità (con aumenti ogni 4 anni) e armonizzazione tra gradi e ordini differenti. Inoltre, l’organizzazione sindacale autonoma punterà all’aumento della retribuzione del lavoro straordinario, all’allineamento dei livelli professionali del personale ATA e riconoscimento ad EQ della dirigenza amministrativa con RIA, alla valorizzazione del middle management e delle figure di sistema, allo stanziamento di risorse aggiuntive per l'istruzione, abolizione trattenuta TFR e adesione volontaria al fondo Espero.
di LA REDAZIONE