"Firmato dal Ministro dell’Istruzione e del merito, riguardante i 267 milioni di euro complessivamente stanziati per la valorizzazione delle figure di docente tutor e di docente orientatore nelle Scuole..."
È stato pubblicato il decreto n. 231 del 15 novembre 2024, firmato dal Ministro dell’Istruzione e del merito, riguardante i 267 milioni di euro complessivamente stanziati per la valorizzazione delle figure di docente tutor e di docente orientatore nelle Scuole secondarie di II grado.
In particolare, il Decreto definisce, per l’anno scolastico 2024/2025, i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie secondo le indicazioni delle Linee guida per l’orientamento di cui al Decreto Ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328.
Del totale complessivo delle risorse, una quota pari a 84 milioni di euro, ovvero 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 , saranno ripartite tra le istituzioni scolastiche statali proporzionalmente al numero degli studenti iscritti per le classi terze, quarte e quinte e stanziate a valere sul capitolo 2090 del bilancio del Ministero dell’istruzione e del merito (“Fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica”) , da ripartire sui pertinenti capitoli di cedolino unico.
Ulteriori euro 183.090.000,00 a valere sulle risorse POC “Per la Scuola” 2014-2020, saranno ripartite tra le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado che ne faranno richiesta previa adesione ad avviso pubblico finalizzato.
Le istituzioni scolastiche avranno cura di individuare, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del DM n. 63/2023, i docenti cui conferire l’incarico di tutor e di orientatore. Il Collegio dei docenti delibera in merito ai criteri di precedenza, tenendo conto, preferibilmente, dei seguenti requisiti:
a) aver svolto le funzioni di tutor o orientatore nell’a.s. 2023/2024 nella medesima istituzione scolastica e, in subordine, in altra istituzione scolastica;
b) aver svolto compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche);
c) anzianità di servizio;
d) disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
I criteri per la determinazione dei compensi dei docenti tutor saranno stabiliti in sede di contrattazione integrativa di ciascuna istituzione scolastica, fermo restando che il compenso, come stabilito dal decreto, dovrà essere compreso tra un valore minimo di 1.589,68 euro (lordo Stato) e un valore massimo di 2.725,16 euro. A tale compenso se ne può aggiungere uno ulteriore, stabilito in sede di contrattazione d’istituto, legato al numero delle ore di tutoraggio realizzate.
Per i docenti orientatori è, invece, previsto un compenso sulla base della funzione espletata pari ad euro 1.500,00 (lordo Stato).
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di CLAUDIO CASTAGNA
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