Studente 15enne picchiato a sangue da un branco di coetanei, aveva denunciato un atto di bullismo
- La Redazione
- 17 ore fa
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Aggiornamento: 6 ore fa
È accaduto in Veneto, dove uno studente di 15 anni ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Con il suo cellulare ha ripreso un episodio di bullismo all’interno della scuola...

Un gesto di coraggio si è trasformato in un incubo. È accaduto in Veneto, dove uno studente di 15 anni, iscritto a un istituto superiore, ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Con il suo cellulare ha ripreso un episodio di bullismo all’interno della scuola e ha consegnato il video al dirigente scolastico, nella speranza che giustizia venisse fatta.
Ma all’uscita da scuola, alla fermata dell’autobus, il ragazzo è stato accerchiato da un gruppo di quindici coetanei. In pochi istanti il branco si è scatenato: calci, pugni, insulti. Uno degli aggressori, in particolare, indossava anelli alle mani e ha colpito con violenza al volto il giovane, procurandogli diverse lesioni.
È stato il dirigente scolastico a denunciare l’aggressione ai Carabinieri, lo stesso ha fornito prove decisive per l’indagine, inclusi i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’istituto. I responsabili sono stati identificati in breve tempo. Il preside è stato fermo nella sua decisione: per tutti gli aggressori scatterà l’espulsione.
"Non possiamo tollerare che il coraggio venga punito con la violenza", ha dichiarato il dirigente. E ha ragione. Perché la vera gravità di quanto accaduto non sta solo nell’aggressione in sé, ma nel messaggio devastante che rischia di passare: che chi si oppone al bullismo, chi alza la testa, può diventare il prossimo bersaglio.
In un momento storico in cui tanto si parla di educazione civica, legalità e rispetto, questo episodio ci ricorda quanto sia ancora urgente proteggere chi ha il coraggio di fare la cosa giusta.
di NATALIA SESSA