"Un contatto che si riassume in abbracci e carezze, un approccio che riduce lo stress e incentiva un rapporto di fiducia"
“Se sbagli non fa niente”, nel suo libro Daniela Lucangeli punta sul potenziale emotivo del bambino. Diventa centrale l’aspetto della paura, come emozione che blocca il processo di apprendimento. Situazione che si verifica quando genitori e insegnanti non riescono a lavorare positivamente sulla gestione della paura.
L’aspetto fondamentale che emerge nel testo di Daniela Lucangeli è che i bambini non vanno mai lasciati soli con le loro paure, è necessario creare un senso di alleanza e vicinanza.
Una frase chiave per riassumere questo atteggiamento può essere la seguente : “siamo con te, non sei da solo, affrontiamo assieme la paura”.
Il contatto fisico, secondo la Lucangeli, nella gestione della paura assume un posto centrale. Un contatto che si riassume in abbracci e carezze, un approccio che riduce lo stress e incentiva un rapporto di fiducia.
Un contatto fisico che deve a sua volta essere supportato dallo sguardo, conditio sine qua non per instaurare una relazione, comunicazione profonda che trasmette fiducia e conforto.
Tutto questo permette a genitori e insegnanti di far affrontare ai bambini ciò che li spaventa facendo sviluppare la giusta resilienza, ovvero la capacità di adattarsi alle difficoltà.
di La Redazione