CREPET, PER REALIZZARE SE STESSI SERVE PRENDERSI DEL TEMPO E LE PAUSE SONO NECESSARIE, PROPRIO COME FA UN ATLETA PRIMA DI UN GRANDE SALTO
- La Redazione
- 6 giorni fa
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Aggiornamento: 4 giorni fa
Per permetterci una crescita personale, per realizzare se stessi , è necessaria anche sperimentare la noia, la solitudine, intese come modo per poter elaborare da soli qualcosa di unico e soddisfacente…

Capita spesso nelle nostre giornate di essere così tanto impegnati che il tempo a disposizione sembra non bastare mai. Viviamo con l'idea che ogni pausa è tempo sprecato ma nella realtà non è così, le pause rappresentano l’occasione per ricaricare le nostre energie e per permetterci di elaborare qualcosa di meraviglioso.
I genitori oggi cercano affannosamente delle attività extracurricolari per i loro figli, impegnando così tutte le giornate, un modo di fare che limita i momenti di una sana pausa e indebolisce la creatività.
A proposito di tale argomento l’esperto Paolo Crepet afferma: ”Bambini costretti a "lavorare" quasi dieci ore al giorno come operai di cinquant’anni fa. Bambini come trottole, sbattuti da un’attività a un’altra per dimostrare ai loro genitori e insegnanti che sanno adeguarsi a qualsiasi loro esigenza, già pronti a guadagnarsi un posto in società. Bambini annichiliti all’ora di cena, incapaci perfino di raccontare cosa è successo in una giornata trascorsa come quella di un manager”.
Crepet usa un termine importante, annichiliti, questi bambini sono esausti, confusi, senza volontà di agire per aver trascorso quella che dovrebbe essere la normale quotidianità. Essere costantemente impegnati, per il sociologo, non sempre è produttivo, quelli che potrebbero sembrare dei vuoti, delle perdite di tempo, sono necessari per dare sfogo alla loro immaginazione e capacità creativa. Per l’esperto anche le opportunità d’incontro e socializzazione, come le feste, sono cambiate, la volontà di fraternizzare, legarsi, simpatizzare dei piccoli viene minata dalla figura dell’animatore che indica loro qual è il miglior comportamento da seguire: “Un bambino ha diritto di vivere il proprio tempo non come un incubo ma come divertimento, gioco, gioia.
Invece nemmeno le feste si salvano più. Alcuni adulti particolarmente sadici si sono inventati uno straordinario stratagemma per stanare quei piccoli fannulloni che vorrebbero trascorrere l’infanzia senza far nulla di produttivo: l’invenzione si chiama "animazione" e chi la segue solitamente è travestito da clown. Se l’animatore scopre un bimbo nascosto dietro il divano che mangia patatine e beve coca-cola subito gli chiede:- Perché non giochi con gli altri? Perché non ti metti in fila per il girotondo? Perché non attraversi anche tu la stanza con in bocca un cucchiaio con sopra una pallina senza farla cadere? Che fai lì tutto solo soletto eh?” .
Per Crepet i bambini dovrebbero gestire il tempo in base alle proprie volontà, alle proprie tempistiche e secondo le proprie modalità, naturalmente ad eccezione delle attività volte alla loro crescita educativa. Tutte le attività fatte con costringimento, obbligo e imposizioni non portano da nessuna parte. Per permettere al bambino una crescita personale è necessaria anche la noia, la solitudine, intese come modo per poter elaborare da soli qualcosa di unico e soddisfacente per se stessi, a proposito di tale argomento, Crepet aggiunge:“ Molti adulti non vogliono capire che isolarsi è spesso indice di maturità, di una crescita particolare e anticipata al punto da far sentire a quel bimbo e a quell’adolescente tutta la banalità della vita dei loro pari..”. Crepet inoltre ci lascia un consiglio che non riguarda esclusivamente la vita dei bambini, ma è una massima di vita che riguarda anche e soprattutto gli adulti, perché per realizzare se stessi è opportuno perdersi, fare una pausa in più… per raggiungere livelli inaspettati : “Per andare avanti a volte è necessario regredire, come fa l’atleta quando si riposa prima di fare un grande salto” .
di NATALIA SESSA