“Occorre nutrire la fantasia con la fantasia e per farlo bisogna rendere i bambini parte integrante di un’indimenticabile avventura. Un rapimento…”

Esistono diverse modalità per poter svolgere al meglio la propria funzione educativa strettamente correlate alla capacità di un maestro di accompagnare i propri allievi nel loro percorso formativo e di crescita.
La funzione pedagogica presuppone, infatti, il rispetto di alcuni principi basilari grazie ai quali poter guidare i giovanissimi, indicando loro la strada giusta da percorrere ed illuminando il loro cammino anche nelle giornate più buie e tempestose.
Alcuni maestri, con cura e dedizione, sono in grado di offrire ai bambini delle “esperienze necessarie a stimolare la sensibilità di chi sta crescendo”, fornendo loro il giusto nutrimento per sviluppare la propria fantasia, la propria creatività, l’estro e la curiosità.
A tal proposito il sociologo e psichiatra Paolo Crepet evidenzia l’importanza di una pedagogia semplice, rivoluzionaria, in grado di rianimare e risvegliare il mondo dei più piccoli.
“Occorre nutrire la fantasia con la fantasia e per farlo bisogna rendere i bambini parte integrante di un’indimenticabile avventura. Un rapimento, un’ispirazione che non necessitano di mezzi costosi o strane tecnologie: il desiderio di scoprire, inventare, pretendere che il mondo in cui sono nati restituisca loro stupore e libertà d’ispirazione”, queste le considerevoli parole dello psichiatra.
Solo un bravo maestro, infatti, è in grado di sperimentare nuove metodologie grazie alle quali sorprendere e lasciare estasiati i suoi discepoli, riconsegnando loro un’esistenza fatta di ricerca, scoperte, bellezza, una magia capace di incantare i più piccoli, donando loro gli strumenti adeguati per poter colorare la loro esistenza, trasformandola in una meravigliosa opera d’arte.
“Per comprendere il futuro pedagogico occorre anche avere il coraggio di essere «visionari del passato», ovvero non temere di prendere da ciò che è alle nostre spalle qualcosa di tuttora utile ai bambini. L’innovazione, anche in campo pedagogico, non è solo ciò che ancora non c’è, ma anche la rivisitazione e la riproposizione di ciò che ha funzionato”, così conclude la sua disamina il sociologo e psichiatra Paolo Crepet.
Attraverso una pedagogia semplice, ma rivoluzionaria, è possibile riaccendere la passione dei più piccoli, restituendo loro quella curiosità che accelera i processi di apprendimento, carpendo sin da subito la loro attenzione, acuendo interesse e desiderio di sperimentazione, senza mai trascurare la creatività che permette a ciascun bambino di esprimere al meglio la propria personalità, contribuendo ben presto alla formazione di una vera e propria identità.
Un bravo maestro, dunque, quasi magicamente, attraverso una speciale armonia, è in grado di stupire i suoi allievi, regalando loro emozioni uniche ed indimenticabili, accrescendo autostima e creatività senza mai trascurare il loro desiderio di scoprire, inventare, attraverso una libertà d’espressione che permetta a ciascun discepolo di guardare dentro sé così da riscoprire il proprio talento grazie al quale far rifiorire adeguatamente le proprie passioni ed ambizioni.
di VALENTINA TROPEA