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Contratto docenti e ATA, arriva la firma, sarà esecutivo dopo la pubblicazione in GU. Ok della Corte dei Conti. Il 18 gennaio sindacati convocati all'ARAN ( PDF )

Giovedì 18 gennaio alle 10:30 i sindacati sono convocati all’Aran per la firma del contratto scuola 2019-21. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà esecutivo




Arriva la tanto attesa convocazione di riunione per la sottoscrizione del CCNL del personale del comparto Istruzione e Ricerca triennio 2019 - 2021. Sul portale dell'ARAN leggiamo che il 18 gennaio 2024 - ore 10:30 sono convocate le confederazioni sindacali, CGIL – CISL – UIL – CONFSAL – CGS - CISAL, e le organizzazioni sindacali: CISL FSUR – FLC CGIL – FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA – SNALS CONFSAL – FEDERAZIONE GILDA UNAMS – ANIEF.


L'ok della Corte dei Conti (comunicazione)

"Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, nell’adunanza del 16 gennaio 2024, hanno esaminato l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativa al personale del Comparto Istruzione e Ricerca  Periodo 2019-2021, sottoposto alla Corte dei conti il 21 dicembre scorso ai fini della certificazione dei costi quantificati e della loro compatibilità con gli strumenti di programmazione e di bilancio, ai sensi dell’art. 47, comma 5, del Dlgs 165/2001, pervenendo alla positiva certificazione".

Il contratto prevede aumenti di stipendio medi mensili di 124 euro per i docenti e di 190 euro per i DSGA.


Aumento RPD , CIA e ore aggiuntive

In merito al personale docente è stato riconosciuto un aumento della RDP ( Retribuzione Professionale Docenti ) che va da 190,00 euro a 300,00 euro al mese. Per quanto riguarda il personale ATA il Compenso Individuale Accessorio (CIA) è stato rideterminato, varia da  79,00 euro a 87,00 euro circa. Per quanto riguarda le ore aggiuntive è stato riconosciuto un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti e ATA.


TRE GIORNI DI PERMESSO RETRIBUITO PER I PRECARI

In primis per i precari sono stati introdotti tre giorni di permesso retribuito al 100%, per motivi personali o familiari, per ogni anno scolastico. Un riconoscimento che equipara sempre più i trattamenti dei docenti precari a quelli di ruolo. Effettivamente per la prima volta ne andranno a beneficiare anche i 200 mila lavoratori precari che risultano, in fatto di diritti, spesso svantaggiati rispetto ai colleghi di ruolo.


QUANDO POTRANNO RICHIEDERE I PERMESSI RETRIBUITI I DOCENTI PRECARI?

La firma definitiva del CCNL scuola 2019-21, prevista per metà gennaio, è confermata per giorno 18 gennaio. Finché non arriva la firma definitiva questo diritto non sarà ancora attivo. Tra qualche giorno sarà quindi un diritto acquisito, che equipara, giustamente, il personale scolastico di ruolo a quello a tempo determinato.


Chi resta escluso dal diritto dei 3 giorni di permesso retribuiti?


I 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari durante l’anno scolastico, considerata una conquista, diventa un diritto dei docenti con contratto a tempo determinato con contratto al 31 agosto e al 30 giugno.


Un diritto quindi non rivolto a tutti i docenti precari, infatti a beneficiarne saranno gli insegnanti con contratto al 31 agosto o al 30 giugno. Nel contratto si legge che non sono richiesti particolari motivi, per cui si tratta di situazioni che hanno ricadute sul benessere (fisico-psichico-sociale) del dipendente e della sua famiglia e di cui non è possibile occuparsi al di fuori dell’orario di lavoro.


Restano esclusi da questo diritto i supplenti brevi che potranno invece godere solo di permessi non retribuitisino a un massimo di 6 giorni ad anno scolastico, per i motivi di cui all’art. 15/2 del CCNL 2007 ( il dipendente, docente o ATA, ha diritto a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali e familiari documentati anche mediante autocertificazione), documentati anche mediante autocertificazione.


In definitiva non cambiano i motivi per cui possono essere richiesti, con la differenza che per i supplenti brevi i permessi non sono retribuiti e ammontano al massimo a 6 giorni.


Indennità di lavoro notturno e festivo Ata delle istituzioni educative

Innalzate anche le indennità di bilinguismo e trilinguismo, di lavoro notturno e/o festivo spettanti al personale educativo e ATA delle istituzioni educative.


CORSI DI FORMAZIONE DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO

Nel nuovo contratto i corsi di formazione organizzati dall’amministrazione a livello centrale o periferico o dalle istituzioni scolastiche avvengono, di norma, durante l’orario di servizio e fuori dell’orario di insegnamento. Quindi il personale che vi partecipa è considerato in servizio. Quando i corsi si svolgano fuori la sede scolastica, per la partecipazione agli stessi, viene previsto il rimborso delle spese di viaggio. I docenti che partecipano alle attività di formazione sono considerati in servizio a tutti gli effetti. Da evidenziare che la formazione verrà svolta in orario non coincidente con le ore destinate all’attività di insegnamento. Quindi oltre al rimborso se svolta fuori sede è prevista la remunerazione delle ore eccedenti alle 40 ore annue.


Le ore del GLO rientrano nelle 40 ore obbligatorie

Le ore di attività svolte nei gruppi di lavoro operativo per l’inclusione (GLO), fino ad oggi non conteggiate nel monte ore delle attività, nel nuovo contratto sono comprese nelle 40 ore obbligatorie, previste per le attività collegiali dei consigli di classe e di interclasse.


Mobilità docenti: il vincolo triennale entra nel Contratto. Ci saranno alcune deroghe

Il vincolo triennale di permanenza per i docenti neoassunti fa parte del Contratto e vengono recepite le deroghe già individuate per sovrannumero, esubero, disabilità o assistenza. Introdotte due nuove deroghe, per genitori con figli fino a 12 anni e caregiver, i quali potranno presentare domanda di trasferimento interprovinciale.


Graduatorie ATA terza fascia: nuovi profili professionali e titoli di accesso

In merito al nuovo aggiornamento graduatorie di terza fascia ATA, previsto nel 2024, sono previsti nuovi titoli e nuovi profili professionali. Viene introdotta la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale quale requisito base insieme al diploma di maturità per l’accesso. Per quanto riguarda invece il profilo del cuoco sarà richiesto il diploma di scuola secondaria e non più sufficiente la qualifica.


L’operatore scolastico, la nuova figura che presta assistenza agli alunni con disabilità

L’operatore scolastico è una figura che svolge le mansioni del CS alle quali vanno aggiunti dei compiti di assistenza non specialistica agli alunni con disabilità e di supporto ai servizi amministrativi e tecnici.


L'operatore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola:


– accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni – nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, nel cambio dell’ora o nell’uscita dalla classe per l’utilizzo dei servizi e durante la ricreazione – e del pubblico;

– pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e delle pertinenze;

– vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi e nella cura dell’igiene personale;

– custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;

– collaborazione con i docenti.

– attività qualificata non specialistica di assistenza e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie agli alunni con disabilità;

– supporto ai servizi amministrativi e tecnici.



SCARICA IL CONTRATTO SCUOLA 2019 2022



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