"I continui concorsi pubblici organizzati dal Ministero dell’Istruzione per assumere nuovi docenti, assieme a tutto ..."

I continui concorsi pubblici organizzati dal Ministero dell’Istruzione per assumere nuovi docenti, assieme a tutto il reclutamento scolastico, risultano ancora una volta insufficienti per spazzare via il precariato record e garantire personale insegnante di ruolo ai nostri studenti: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In una video-intervista all’agenzia Teleborsa, il sindacalista autonomo prende ad esempio quanto accaduto negli ultimi dieci giorni con il Concorso Pnrr2 Infanzia e Primaria.
"Quattromila posti su ottomila per il sostegno nella scuola primaria – dice Pacifico - sono rimasti vacanti nel nord del Paese. Questo perché, negli ultimi tre anni, le università non hanno bandito un numero sufficiente di posti per coprire il fabbisogno in questa area. Allo stesso tempo, vengono negati i titoli a chi si specializza all’estero, mentre coloro che hanno ottenuto la specializzazione nelle università italiane non ricevono un’indennità di trasferta per trasferirsi e lavorare fuori sede. Inoltre, esistono vincoli sulla mobilità. Questi sono tutti temi che Anief denuncia da tempo, chiedendone la rimozione sia nei Tribunali, sia presso il Comitato Europeo dei Diritti Sociali".
Secondo il leader dell’Anief “è necessario rivedere il sistema di reclutamento”, reinserendo una volta per tutte il doppio canale, con immissioni in ruolo direttamente dalle Gps: “basti pensare – continua Pacifico - che, su 59.000 candidati per la scuola primaria e dell’infanzia, 32.000 hanno superato la prova scritta, ma, secondo le nuove regole, solo 11.000 potranno accedere all’orale. Di conseguenza, due candidati su tre, pur avendo superato la prima fase, non potranno proseguire nel concorso”.
Il sindacalista ritiene, pertanto, “che questo sia un errore: stiamo valutando un possibile ricorso. Inoltre, va sottolineato che anche gli idonei di questa procedura, così come quelli del concorso precedente, non potranno accedere ai ruoli. È necessario - conclude Pacifico - riscrivere le regole e introdurre un doppio canale di reclutamento che, da un lato, assuma gli idonei e, dall’altro, stabilizzi i precari delle graduatorie per le supplenze”.
Il giovane sindacato ricorda quanto è accaduto per la prova del primo ciclo dell’ultimo concorso Pnrr: a seguito della verifica scritta del 19 febbraio, è risultato che in Lombardia per il sostegno nella scuola primaria a fronte di 2.036 posti disponibili da bando sono state prodotte appena 217 domande, con soli 87 candidati che hanno superato la prova scritta; pertanto, rimarranno certamente vacanti quasi 2mila posti che così andranno ancora più incrementare il già altissimo numero di cattedre destinate ai precari.
Altrettanto meritevole di attenzione risulta quanto è accaduto in Puglia, per la scuola primaria: su 163 posti messi a bando, a fronte di 3.360 domande, hanno superato la prova scritta 1.715 candidati e verranno ammessi soltanto i primi 489 candidati risultati idonei. Risulta da segnalare, inoltre, il caso della scuola dell’infanzia in Basilicata: per i 2 posti messi a bando sono risultati idonei dopo scritto 152 candidati, ma appena 6 avranno la possibilità di fare la prova orale.
di LA REDAZIONE