La tematica riguardante le mansioni dei collaboratori scolastici, e più nello specifico, l'assistenza materiale a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale, ha ingenerato un...
La tematica riguardante le mansioni dei collaboratori scolastici, e più nello specifico, l'assistenza materiale a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale, ha ingenerato un acceso dibattito nell'ultimo periodo tale da creare un vero e proprio scontro tra famiglie e collaboratori scolastici.
"In Abruzzo, ma anche in altre zone d’Italia, si sta verificando una situazione intollerabile che viola i diritti fondamentali dei bambini e delle loro famiglie. Le troppe segnalazioni che riceviamo ci spingono a questa pesante azione. In alcune scuole materne ed elementari, il personale scolastico sostenuto da dirigenti e insegnanti si rifiuta di adempiere al proprio dovere contrattuale di assistere i bambini che necessitano di essere cambiati a causa di incidenti o perché utilizzano ancora il pannolino", queste le parole di Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo.
"Questo compito, affidato per contratto da sempre al personale Ata (collaboratori scolastici), non riguarda solo i bambini con i benefici della legge 104/92, ma tutti i bambini delle scuole materne ed elementari. Garantire la loro igiene è fondamentale per il loro benessere fisico ed emotivo ed è un loro diritto", scrive in un comunicato l'Associazione Asperger.
"Nonostante le normative le scuole chiamano al telefono i genitori per chiedere di andare a cambiare i propri figli costringendoli a interrompere la propria giornata lavorativa, addirittura alcune scuole chiedono ai genitori di portare i figli fuori dai locali scolastici per cambiarli. In molti casi, i genitori, pressati dalla necessità di tornare al lavoro il prima possibile, sono costretti a cambiare i bambini in condizioni degradanti, come sui marciapiedi fronte scuola. Questa situazione colpisce non solo i bambini con disabilità certificata, ma tutti, penalizzando soprattutto le famiglie che non possono usufruire dei permessi previsti per i caregiver", così dichiara espressamente l'Associazione.
"Per le scuole che seguiteranno con questo comportamento mortificante – annuncia Benedetti – l’associazione Asperger Abruzzo organizzerà manifestazioni davanti agli istituti scolastici che verranno “premiati” simbolicamente con un “guinzaglio d’oro” alla presenza di giornalisti e famiglie che parteciperanno. Durante queste iniziative, evidenzieremo come i bambini vengano trattati non come esseri umani con diritti e bisogni, ma come cani, costretti a uscire dagli spazi scolastici per essere accuditi dal proprio genitore. Questa provocazione vuole sottolineare l’assurdità e la disumanità di una prassi che viola la dignità dei bambini, costringendo le famiglie a gestire situazioni che spettano alla scuola.
L’associazione Asperger Abruzzo offrirà supporto legale alle famiglie, mettendo a disposizione i propri avvocati per intraprendere le necessarie azioni giudiziarie. Queste omissioni, infatti, costituiscono un reato e devono essere affrontate come tali".
ULTERIORI APPROFONDIMENTI
La questione concernente le mansioni dei Collaboratori scolastici ha sicuramente sollevato alcuni dibattiti a causa dei dubbi interpretativi riguardanti il nuovo CCNL, sottoscritto il 18 Gennaio 2024, in relazione più dettagliatamente alla sezione
"Declaratoria delle aree del sistema di classificazione del personale ATA-Settore scuola" nell'Allegato A.
Alcune perplessità sorgono in merito ad alcune funzioni che devono svolgere i collaboratori scolastici, e più in particolare all'assistenza per gli studenti normodotati nelle scuole dell’infanzia e primaria.
L’Aran, in una recente risposta fornita a una scuola che chiedeva se, alla luce del nuovo CCNL 2019/2021, il collaboratore scolastico fosse tenuto a svolgere attività di pulizia, lavaggio delle parti intime e cambio pannolino degli alunni, ha chiarito che tale personale è contrattualmente obbligato a fornire assistenza materiale a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
ECCO IL QUESITO DELLA SCUOLA:
L'istituto scolastico chiede all'Aran chiarimenti in merito all’Allegato A del CCNL 18 gennaio 2024 per quanto concerne la descrizione delle specifiche professionali del collaboratore scolastico in cui è inclusa “…l’assistenza necessaria…nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”, in particolare se siano da ricomprendere anche attività di pulizia e lavaggio degli alunni delle parti intime ed al cambio dei pannolini.”
RISPOSTA ARAN
L'ARAN risponde riportando il contenuto della tabella A del CCNL inerente le specifiche professionali dei singoli profili professionali ed in particolare quanto stabilito per la figura del Collaboratore Scolastico:
“- vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”.
L’ARAN nella risposta sottolinea la parte relativa alla “cura dell’igiene personale”.
Si tratta di mansioni che il collaboratore deve svolgere nei confronti degli studenti normodotati, mansioni che si aggiungono a quelle già presenti nel contratto, relativamente agli studenti con disabilità. Mansione, quest’ultima, che viene ricordata nella risposta dell’ARAN, citando anche la Cassazione, pen., Sez. VI, (data ud. 19/02/2016) 30/05/2016, n. 22786, nella quale “non solo si individua la doverosità dell’intervento richiesto ai collaboratori scolastici derivante dalla normativa contrattuale”, ma anche: “ il comportamento omissivo” dei lavoratori “integra il reato di cui all’art. 328 c.p., comma 1, anche sotto il profilo soggettivo, essendo emerso che il rifiuto è stato opposto nella consapevolezza che fosse in contrasto con i doveri d’ufficio, dal momento che erano state sollecitate dal dirigente scolastico all’espletamento di tali attività”.
di VALENTINA TROPEA
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