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Cocaina, 4 giovani su 10 si avvicinano alla sostanza prima dei 15 anni. Il Ministro Valditara punta sull’educazione civica, per Anief va benissimo ma a patto che diventi una disciplina come le altre

"Il 39% di chi fa uso di cocaina si è avvicinato alla pericolosa sostanza prima dei 15 anni; 280mila studenti hanno usato psicofarmaci senza prescrizione medica nel..."



Il 39% di chi fa uso di cocaina si è avvicinato alla pericolosa sostanza prima dei 15 anni; 280mila studenti hanno usato psicofarmaci senza prescrizione medica nel 2023; più del 30% degli studenti si ubriaca prima dei 15 anni. Sono i numeri che ha dato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel suo intervento di ieri alla Conferenza sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. “Nel 2023, ha affermato il Ministro Valditara, ben 400mila studenti hanno passato tante ore a giocare. Più di un milione di ragazzi ha giocato d’azzardo nel corso dell’ultimo anno. Ci sono anche gli hikikomori. Nelle linee guida dell’educazione civica che usciranno tra poco ci sono novità sulla sensibilizzazione da fare nelle scuole, partendo dall’educazione civica”.




Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, concorda su più punti espressi dal Ministro dell’Istruzione e del Merito: “La scuola ha un ruolo centrale per lo sviluppo della persona – dice il sindacalista autonomo – e per questo deve avere un comportamento attivo per ridurre i numeri citati dal Ministro Giuseppe Valditara. Concordiamo sul potenziamento dell’educazione civica, perché si tratta di un percorso formativo che alla lunga porterà certamente dei risultati ottimi. Siamo così convinti in questo progetto che chiediamo però anche di fornire all’educazione civica una valenza autonoma: non dovrebbe essere più insegnata dagli insegnanti del consiglio di classe, all’interno dei loro programmi, ma assegnata a un docente che impartisca lezioni ad hoc”.



“A quel punto, una volta diventata una disciplina e una materia esattamente come le altre, l’educazione civica avrebbe anche maggiore considerazione da parte degli studenti e delle loro famiglie, altro elemento imprescindibile per combattere le brutte piaghe di alcol, droga e dipendenze varie che vedono coinvolti sempre più i nostri giovani”, conclude Pacifico.





LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO VALDITARA

Secondo il Ministro Giuseppe Valditara occorre “ridare entusiasmo ai giovani, ridare la voglia di credere sé stessi, un percorso di vita. La scuola deve riscoprire i talenti, mettere al centro la persona, deve orientare e motivare. Molti ragazzi vivono nella nebbia, non sanno che scelte faranno. L’orientamento è fondamentale. Una nuova didattica, attrattiva, coinvolgente, partecipativa, fa entusiasmare, fa abbandonare ai ragazzi quello stato pre-depressivo”. E ancora: “Il lavoro è un valore costituzionale, bisogna ripristinarne il valore sociale”.


“Se ci si appassiona in prospettiva di un lavoro – ha continuato - non si ha tempo per distrarsi con altre cose. Va ripristinata anche la cultura delle regole, iniziando dai programmi scolastici, con il peer tutoring. Decisivo è il coinvolgimento delle famiglie e portare le famiglie nelle scuole per avere la consapevolezza dei rischi a cui si sottopongono i figli. In molte famiglie italiane non c’è”. Il Ministro ha concluso dicendo di “credere molto nell’educazione, nella capacità della scuola di vincere la dipendenza. Lo psicologo deve intervenire quando c’è un caso grave, quando un tutor e una buona didattica non sono in grado di risolvere”.





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di LA REDAZIONE




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