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CELLULARI IN CLASSE, EFFETTI POSITIVI IN TERMINI DI APPRENDIMENTO SE VIETATO L'UTILIZZO? NEI PAESI EUROPEI COME VIENE AFFRONTATO IL TEMA?

Si tratta di un segnale grave e l’utilizzo dei cellulari in classe sembra anche essere dannoso per lo sviluppo delle capacità cognitive, determinando varie problematiche come perdita di concentrazione…

Con il passare del tempo sono state introdotte tecniche migliorative ed evolutive soprattutto con riferimento alle modalità con le quali facilitare l’apprendimento didattico nelle scuole, grazie all’utilizzo di smartphone, tablet e computer.

Tuttavia il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha disposto, con una circolare dell’11 Luglio, il divieto di utilizzo dei cellulari in classe, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni della scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado.

Ad ogni modo fanno eccezione i casi previsti dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato, per supportare gli alunni e le alunne con disabilità, bisogni specifici per l’apprendimento o altre condizioni personali documentate.

La questione rimane molto delicata ed il dibattito al riguardo sembra essere molto acceso.

Tale decisione scaturisce dal fatto che circa il 38% degli studenti, a causa dell’utilizzo dello smartphone in classe, ammette di essere distratto durante le lezioni.

Si tratta di un segnale grave e l’utilizzo dei cellulari in classe risulta dannoso per lo sviluppo delle capacità cognitive, determinando varie problematiche come perdita di concentrazione, svogliatezza, perdita della vista, disturbo del sonno, diminuzione delle capacità dialettiche e lessicali, nonché mancanza di spirito critico.

Tale tendenza sembra però essere condivisa da altri Paesi dell’Europa.

In Inghilterra, ad esempio, è stato espressamente stabilito, con una circolare, che i minori di 16 anni dovranno mantenere i loro cellulari spenti negli zaini per l’intera giornata trascorsa a scuola, compresa anche la pausa pranzo.

Francia e Germania hanno disposto il divieto di utilizzare il cellulare nelle scuole elementari e medie già da alcuni anni.

Da quest’anno gli studenti dei Paesi Bassi non potranno più utilizzare dispositivi mobili a scuola.

Ad Oslo si è vietato l’utilizzo dei cellulari in classe, considerati i miglioramenti che si sono registrati, in termini di apprendimento e di attenzione, senza ricorrere agli smartphone stessi.

Ma anche al di fuori dell’Europa tale situazione così allarmante è stata affrontata con diversi provvedimenti da parte dei governi interessati.

Un divieto totale è stato introdotto in Cina; politiche similari e limitative sono state predisposte in India e Bangladesh.

Il Global Education Monitoring Report dell’Unesco evidenzia l’impatto negativo sul rendimento scolastico derivante dalla presenza dei cellulari in classe.

 

Anche l’OCSE ha ribadito che gli studenti che utilizzano i cellulari in classe ottengono risultati peggiori nei test standardizzati. In particolar modo gli studenti delle scuole medie che utilizzano i dispositivi digitali per scopi non educativi in classe hanno riportato una riduzione del 10% nei punteggi rispetto ai loro coetanei che non li usano.

In definitiva possiamo sicuramente affermare come tale tematica, assai dibattuta ed ancora alquanto articolata, costituisca questione estremamente rilevante che merita un’adeguata riflessione.

A tal fine possiamo sottolineare come l’utilizzo degli smartphone in classe abbia determinato risultati negativi in termini di apprendimento e questo aspetto non può essere omesso o trascurato; d’altro canto si tende sempre a voler promuovere e favorire l’uso della tecnologia digitale nell’educazione globale ma alla stessa maniera occorre porre un freno, occorrono alcune limitazioni che possano così attenuare, se non annullare, alcuni effetti negativi che determinati strumenti digitali possono produrre.

I giovanissimi sono sempre estremamente distratti, svogliati, l’utilizzo dei social network tende spesso ad isolarli, aumenta la loro aggressività, diminuisce la loro capacità di rapportarsi, di dialogare, così come si registra anche un appiattimento di creatività e spirito critico.

Ecco perché in Italia è stato disposto il divieto di utilizzo degli smartphone in classe ed ecco perché tale decisione appare conforme e necessaria per garantire l’istruzione in maniera adeguata e tutelare nel migliore dei modi gli studenti.


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di VALENTINA TROPEA




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