L'utilizzo eccessivo e smodato dei cellulari in classe è ormai oggetto di grandi dibattiti e di importanti riflessioni. Ci si chiede infatti...
L'utilizzo eccessivo e smodato dei cellulari in classe è ormai oggetto di grandi dibattiti e di importanti riflessioni. Ci si chiede infatti se l'utilizzo di tali dispositivi possa influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo dei giovani studenti.
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo alla Festa della Lega Romagna a Cervia si è espresso al riguardo in tale maniera: "Esattamente così: sino alla terza media non si potrà usare il cellulare nelle classi. Lo confermo".
Si tratta di una scelta ponderata che tiene conto degli studi internazionali, studi che dimostrano come l'utilizzo dei cellulari in classe, anche se a scopo educativo, vada ad incidere negativamente sui ragazzi in termini di apprendimento.
Il Rapporto OCSE PISA 2022 riporta testualmente che “L’uso del cellulare in classe ostacola e condiziona negativamente il percorso formativo degli studenti”. L’indagine ha analizzato le competenze in Matematica, Lettura e Scienze dei quindicenni a livello internazionale, rivelando dati preoccupanti per l’Italia.
Quasi il 38% degli studenti ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni, mentre il 29% riferisce di essere disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Queste percentuali sono significativamente superiori alla media OCSE, che si attesta rispettivamente al 30% e al 25%.
L'utilizzo ininterrotto dei cellulari, senza alcun limite, fin dall'infanzia e nella preadolescenza può determinare problematiche molto serie come la perdita di memoria e di concentrazione, nonchè una scarsa capacità dialettica e di adattamento.
Anche l'Unesco prende in considerazione alcune delle conseguenze negative derivanti dal digitale sulla salute, sulla felicità e sul benessere dei giovani ragazzi: si pensi ad esempio all'ansia, all'isolamento sociale ed alla ridotta capacità di pensiero critico.
Altri dispositivi digitali, come pc e tablet, potranno però essere utilizzati per fini didattici sotto la guida e su autorizzazione dei docenti.
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di VALENTINA TROPEA
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