CARTA DOCENTE: INTEGRAZIONE DELLO STIPENDIO, ANCHE DEI PRECARI, IN MANIERA STRUTTURALE? ECCO L'APPELLO DELLA GILDA AL GOVERNO

"Facciamo un appello al governo affinché consideri con attenzione la trasformazione delle risorse destinate alla Carta Docente in una voce strutturale dello stipendio, assicurando così ...

La questione concernente la Carta del docente, a seguito dei ritardi nella sua attivazione e soprattutto dopo la sua estensione anche ai docenti precari, sembra esser diventata estremamente spinosa.

A tal riguardo però la Gilda-Unams ha deciso di fare una precisa richiesta al Governo:

"Facciamo un appello al governo affinché consideri con attenzione la trasformazione delle risorse destinate alla Carta Docente in una voce strutturale dello stipendio, assicurando così una maggiore stabilità economica e sottraendole alle variabili politiche di governo.

Trasferire i fondi del bonus nella Retribuzione Professionale Docenti (RPD), significherebbe creare un incremento certo e permanente del reddito per tutto il personale docente. In questo modo, si eviterebbero le complicazioni legate all’utilizzo di piattaforme e bonus temporanei, garantendo invece un riconoscimento stabile e duraturo nel tempo, anche al personale con contratto a tempo determinato.

Inoltre, per incentivare l’aggiornamento professionale, la Gilda propone l’introduzione di una deduzione fiscale specifica per le spese che i docenti sostengono nell’acquisto di strumenti tecnologici, formazione, libri e testi necessari al lavoro didattico.

La Federazione Gilda-Unams, con l’obiettivo primario di garantire la crescita e il riconoscimento della professione docente, ritiene necessario battersi per il rafforzamento del ruolo centrale che gli insegnanti occupano nel sistema educativo italiano".

CARTA DOCENTI AI PRECARI

La Bozza della Legge di Bilancio 2025 prevede l'estensione della carta del docente anche ai supplenti annuali in via strutturale.

Quindi si prevede che i criteri e le modalità di assegnazione della Carta saranno stabiliti con decreto del MIM, di concerto con il MEF, mentre l'importo sarà rivisto annualmente e potrebbe subire anche una riduzione.

Si attende, ad ogni modo, il testo definitivo per poter avere maggiori delucidazioni in merito alla misura.

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