Altra vittoria per ANIEF. Pacifico: "Continuano a fioccare le sentenze a favore dei precari che chiedono la Carta del docente. Anche quelle di più insegnanti supplenti che assieme presentano ricorso e ottengono il risarcimento"
Altra vittoria per Anief, riconosciuti 1500 euro a due insegnanti precari. Ha sentenziarlo è stato il Tribunale di Foggia. Vittoria che incentiva sempre più i docenti precari, che hanno prestato servizio senza ricevere il bonus "Carta del Docente" nei scorsi anni scolastici, a presentare ricorso per ottenere quanto gli spettava. Parliamo di sentenze che incoraggiano sempre più a presentare ricorsi in quanto ormai, come dato di fatto, vengono considerati legittimi. Infatti sono da considerare nulli gli impedimenti normativi che limitano l’assegnazione della Carta del Docente al personale insegnante di ruolo. Continuano a fioccare quindi le sentenze a favore dei precari che chiedono il risarcimento per la mancata assegnazione della Carta del docente. Anche quelle di più insegnanti supplenti che assieme presentano ricorso e ottengono il risarcimento. Grazie ai legali Anief, è accaduto anche a Foggia, due insegnanti hanno ottenuto i 1.500 euro della Carta del docente negati in modo illegittimo dell’amministrazione tra il 2019 e il 2022.
Ai docenti il giudice ha fatto avere le somme, con gli interessi, ricordando che “il Consiglio di Stato ha ritenuto che la scelta del Ministero di escludere dal beneficio della Carta il personale con contratto a tempo determinato presenti profili di irragionevolezza e contrarietà ai principi di non discriminazione e di buon andamento della P.A., con ciò affermando, quindi, l’illegittimità degli atti impugnati rispetto ai parametri di diritto interno desumibili dagli artt. 3, 35 e 97 Cost, distaccandosi quindi dall’idea di un sistema di formazione a “doppia trazione” tra docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e quindi sostenuta sotto il profilo economico con l’erogazione della Carta e docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcuna obbligatorietà e, dunque, alcun sostegno economico”.
Il Tribunale di Bari ha anche ricordato “la clausola 4, punto 1, dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell'allegato della direttiva 1999/70/CE, relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato”, la quale “deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell'istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell'importo di 500 euro all'anno”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “di fatto è impossibile ribaltare i contenuti dell’ordinanza del 18 maggio 2022 della Corte di giustizia europea sezione VI causa C 450-21, come pure della sentenza n. 1842/2022del Consiglio di Stato e di quella più recente espressa dalle sezioni lavoro della Suprema Corte di Cassazione, con la n. 29961 del 27 ottobre scorso, la quale ha aperto la Carta del docente anche ai precari con contratto in scadenza il 30 giugno. Sono posizioni che fanno palesemente giurisprudenza e vanno prese in considerazione massima laddove i precari decidano di ricorrere al giudice del lavoro: ecco perché diciamo che senza ombra di dubbio conviene presentare ricorso gratuito con Anief e recuperare in tal modo i 500 euro l’anno netti, più gli interessi maturati”.
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI FOGGIA
P.Q.M.
Il Tribunale di Foggia, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, sulla domanda proposta da XXX XXXX e da XXXX XXX così dispone:
- accoglie le domande nei termini indicati in motivazione;
- dichiara il diritto di ciascuna parte ricorrente alla attribuzione della Carta del Docente, secondo il sistema proprio di essa e per un valore nominale di €500,00 per ciascuna delle annualità indicate in motivazione durante le quali hanno svolto incarico a tempo determinato sino al termine delle attività scolastiche ovvero sino al termine dell’anno scolastico ; condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito alla erogazione della carta del docente in ragione degli importi in tal modo dovuti oltre rivalutazione ed interessi dalla date del diritto all’accredito di ciascuna annualità e sino alla concreta attribuzione;
- condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento delle spese di lite che liquida in € 98,00 per esborsi, € 1790,00 per onorari, oltre spese generali (15%) IVA e CPA come per legge; con attribuzione;
E’ data lettura del dispositivo; motivi contestuali; con deposito in Cancelleria del presente provvedimento in modalità telematica.
Foggia, 5 dicembre 2023
Il Giudice
di LA REDAZIONE
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