Se entro la fine dell’ anno queste difformità non verranno risolte, a gennaio l'Inps potrebbe recuperare gli importi erogati
In base ai dati riportati dai Caf (centri di assistenza fiscale), il 10% delle pratiche Isee, (che sono oltre 5 milioni) ovvero 1 Isee su 10, presenta delle difformità.
Nello specifico, queste difformità consistono ad esempio in omissioni di documenti o in dati di conti correnti di cui non è stata comunicata la chiusura.
Se entro la fine dell’ anno, queste irregolarità non dovessero essere risolte, verrà riconosciuta soltanto la quota minima per i figli, che è pari a 50 euro, inoltre, a gennaio, l’ Inps potrebbe recuperare gli importi erogati.
In caso di difformità dell’ Isee, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza ne viene bloccata l’ erogazione, mentre per quanto riguarda l’ assegno unico, la domanda verrà istruita, in base al valore dell’ Isee.
Se invece l’ errore perviene dal Caf, l’ irregolarità può essere rettificata, altrimenti dovrà essere inviata una nuova Dsu ( domanda sostitutiva unica) o ci si dovrà presentare all’ Inps per attestare la completezza e la veridicità dei dati riportati nella dichiarazione.
In base ai dati riportati, è necessario lavorare sin da subito sui casi di difformità che si sono presentati, in modo da risolverli prima del periodo in cui verranno effettuati verifiche e conguagli.
di ISABELLA CASTAGNA
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