BIMBO DI 18 MESI RISCHIA DI SOFFOCARE, MANGIAVA DEI PISTACCHI
- La Redazione
- 6 ore fa
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I genitori hanno immediatamente contattato il 118. Grazie a una videochiamata, gli operatori sanitari hanno potuto guidarli passo dopo passo nell’esecuzione della manovra di disostruzione pediatrica. Attualmente il bambino è...

Appena si sono accorti che il piccolo stava rischiando la vita, i genitori hanno immediatamente contattato il 118. Grazie a una videochiamata, gli operatori sanitari hanno potuto guidarli passo dopo passo nell’esecuzione della manovra di disostruzione pediatrica. Attualmente il bambino è ancora ricoverato presso l’ospedale IRCCS Sant’Orsola di Bologna, ma le sue condizioni sono fuori pericolo.
La professionalità degli operatori, mentre si affrettavano ad arrivare alla casa del bambino e la tempestività dei genitori ha permesso che la manovra andasse a buon fine. I sanitari una volta arrivati sul posto
hanno constatato che il piccolo non respirava bene e hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini di Carpi, dopo una serie di esami sono stati rilevati ancora dei frammenti di pistacchi nei bronchi, da lì l’elisoccorso ha trasportato il piccolo all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna nel quale si trova un reparto dedicato alla rianimazione pediatrica e dove il bambino ad oggi è ancora ricoverato.
Geminiano Bandiera, Direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza di Modena, a riguardo della vicenda ha dichiarato: “ Questo intervento dimostra l’efficienza di un sistema di soccorso integrato, un ottimo lavoro di squadra ricordiamo che l’Azienda USL, con il 118 di Modena, lavora anche molto sulla prevenzione del rischio soffocamento pediatrico organizzando corsi per i genitori in collaborazione con le associazioni di volontariato per spiegare come evitare il rischio soffocamento e come intervenire con le giuste manovre”.
Questo episodio non solo ha avuto un lieto fine, ma rappresenta anche un prezioso promemoria sull'importanza della formazione e della rapidità di intervento nei casi di emergenza. Situazioni come questa dimostrano quanto sia fondamentale investire nella preparazione del personale sanitario e nella diffusione delle manovre salvavita tra i cittadini.
di NATALIA SESSA