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ATA, incontro urgente al Ministero richiesto dai sindacati firmatari del CCNL. Anief: è ora di passare ai fatti

"Sul passaggio da “collaboratori scolastico” a “operatore” i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale rompono gli indugi e chiedono al Ministero di passare ai fatti..."

Sul passaggio da “collaboratori scolastico” a “operatore” i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale rompono gli indugi e chiedono al Ministero di passare ai fatti: è di ieri la richiesta - formulata da Anief, Cisl Scuola, Flc Cgil, Gilda e Snals - al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’avvocato e professore Giuseppe Recinto, per chiedere “con estrema urgenza” un “incontro con carattere di urgenza su avvio procedure posizioni economiche, passaggi da Collaboratori scolastici a Operatori, confronto sull’utilizzo delle economie per mancata implementazione istituti contrattuali”. Nella richiesta congiunta si spiega che “stante la piena disponibilità delle risorse specificamente dedicate agli istituti contrattuali di cui si parla, si ritiene urgente la piena implementazione delle procedure ad essi connessi. Si rimane in attesa di urgente riscontro a cui far seguire un urgentissimo avvio delle procedure e del confronto sopra richiamati”, concludono i cinque sindacati rappresentativi.

CHI PUÒ ACCEDERE AL PASSAGGIO DI PROFILO

Possono effettuare il passaggio di profilo professionale circa 59.000 collaboratori, a fronte di un totale di 118 mila unità di collaboratore scolastico. Le risorse ammontano a circa 36,9 milioni di euro già stanziati da tempo. Dalle stime fatte da Anief partendo dal differenziale economico tra l’area dei collaboratori scolastici quella superiore degli operatori la differenza è pari ad euro 691 lordo stato annui ovvero 472,29 euro lordo dipendente. Se le progressioni riguardassero quarto della platea pari a 29.588 dei 118.151 collaboratori scolastici il costo sarebbe di 20,4 milioni lordo Stato.

IL COMMENTO DEL SINDACATO

“Se esiste la possibilità da contratto – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – di rendere operative delle figure professionali nuove o profili presenti nella scuola da anni solo sulla carta è giunta l’ora di attuarla: quella dell’operatore rientra in questa situazione, come previsto dall’ultimo Ccnl sottoscritto lo scorso gennaio, e riguarda decine di migliaia di collaboratori scolastici, che in questo modo andrebbero a ricoprire un ruolo superiore all’attuale con effetti economici positivi sullo stipendio. Non comprendiamo, assiema a tutti i sindacati firmatari dell’ultimo Ccnl, perché non si riesca a portare a termine quanto stabilito, anche considerando che le coperture economiche per realizzarlo sono disponibili da tempo”, conclude Pacifico.

I REQUISITI

Anief ricorda che per il passaggio dei collaboratori scolastici all’area dell’operatore scolastico è necessario avere svolto almeno cinque annualità di servizio in qualità di collaboratore scolastico ed essere stati in possesso di un attestato di qualifica professionale; in alternativa, i collaboratori scolastici, sempre per accedere al profilo professionale superiore, devono avere realizzato dieci anni di servizio dopo aver conseguito almeno il diploma di scuola secondaria di primo grado.



Il punto, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi, è che ancora non si è riusciti a mettere le scuole al passo nonostante i fondi stanziati nel Pnrr. Eppure, questi interventi sarebbero fondamentali dato che, come sappiamo, la maggior parte dei nostri edifici scolastici non è in grado neanche di fronteggiare le sfide sismiche che possono verificarsi. È chiaro che, a fronte di tanti interventi che sarebbero necessari, la climatizzazione delle aule sia molto difficile. Ecco perché bisognerebbe lasciare al buon senso non solo la determinazione del calendario scolastico, ma anche iniziare a pensare al “buon tempo a scuola“ dato non dal numero di ore che si trascorrono in aula ma dal tempo dedicato alla buona didattica, ha concluso il prof. Pacifico.


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di LA REDAZIONE




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