"Il personale ATA della scuola pugliese in uno stato di grave sofferenza a causa di un intreccio problemi che vengono da..."
Il personale ATA della scuola pugliese in uno stato di grave sofferenza a causa di un intreccio problemi che vengono da lontano e di altri che sono emersi quest’anno.
La grave insufficienza degli organici, soltanto parzialmente sopperita dall’organico in deroga attivato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, soltanto per alcuni profili.
Il dimensionamento scolastico che aggrava la distribuzione dei posti su un numero di plessi che aumenta soprattutto per le scuole del primo ciclo che devono spesso decidere se coprire le mense o garantire la sorveglianza agli ingressi.
La precarietà dilagante su tutti i profili e in tutte le province. Anche per quest’anno scolastico abbiamo assistito all’immissione in ruolo di una quota irrisoria di aspiranti inseriti nelle graduatorie, in base all’organico di diritto, anche se le graduatorie permanenti si sono ampliate. Assumendo in ruolo con questo ritmo, si programma la precarietà dei lavoratori fino a 10 anni.
L’ingiustificata attribuzione di compiti non propri della scuola alle segreterie scolastiche. L’utilizzo obbligatorio ed esclusivo di PASSWEB è solo l’ultimo fenomeno in ordine di tempo. La gestione delle graduatorie di docenti e ATA e l’esame di titoli e punteggi è ormai costantemente affidata alle segreterie.
L’assenza sistematica di formazione e coordinamento. L’aggiornamento dei neoassunti a tempo indeterminato o determinato è affidato alla buona volontà e alla capacità del personale già in servizio di provvedervi.
Retribuzioni inadeguate alla quantità e alla qualità del lavoro richiesto. Gli importi delle retribuzioni, soprattutto di quelle iniziali, sono ancora oggi appena al di sopra dei livelli di sussistenza.
Per tutte queste ragioni i sindacati hanno chiamato il personale ATA in presidio sotto all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia in via Castromediano, a Bari, nella giornata di lunedì 21 ottobre dalle ore 16 dove hanno rappresentato lo stato di disagio e chiesto un intervento deciso presso il ministero per sollevare la condizione di tutte le comunità scolastiche pugliesi.
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