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ATA, CAOS SUPPLENZE: SEGRETERIE AL COLLASSO TRA SELEZIONE, RECLAMI E DIFFIDE...

La preside Letizia Adduci, in un’intervista a La Stampa, si è così espressa: “Ho aperto le candidature per due supplenze di sostegno e in mezz’ora mi sono arrivate oltre a 400...”

Il Ministero, attraverso l’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024, in caso di esaurimento delle graduatorie d’istituto, ha previsto un nuovo sistema di reclutamento per le supplenze scolastiche: facciamo riferimento, più in particolare, al sistema degli interpelli, cioè degli avvisi che devono pubblicare le scuole e che hanno sostituito le MAD.

Tale mutamento, volto a garantire l’assegnazione della supplenza a personale specializzato su sostegno o abilitato nella classe di concorso specifica, ha però determinato molteplici problematiche: dirigenti scolastici e segreterie hanno riscontrato difficoltà oggettive soprattutto nell’ambito delle scuole primarie e delle scuole medie di Torino.

La preside Letizia Adduci dell’istituto Gozzi Olivetti, in un’intervista a La Stampa, si è così espressa: “Ho aperto le candidature per due supplenze di sostegno e in mezz’ora mi sono arrivate oltre quattrocento risposte”. 

Si tratta, quindi, di un lavoro certosino che richiederebbe molto tempo per poter vagliare tutte le richieste pervenute presso le scuole.

A ciò occorre aggiungere che non è previsto un sistema di preselezione iniziale, quindi chiunque può candidarsi da qualsiasi regione.

L’aspetto ancora più drammatico e raccapricciante riguarda le tempistiche: i docenti selezionati hanno solo 24 ore per rispondere ed altre 24 per prendere servizio.

La preside Monica Rosso, al riguardo, ha dichiarato: “A volte c’è bisogno di un sostituto per tre giorni, ma se ci metto tre giorni solo per individuare un supplente è chiaro che c’è un problema”.

Il numero maggiore di interpelli è stato pubblicato in Piemonte ed in Lombardia, così come anche in Emilia Romagna e Toscana.



Le segreterie sono così completamente al collasso: non solo devono preoccuparsi di gestire l’attività di selezione ma devono anche dare riscontro a reclami e diffide da parte degli interessati non selezionati.

Tutto questo ha determinato un profondo scontro anche tra i sindacati.

La Cgil, ad esempio, vorrebbe una revisione del sistema, mentre Anief sostiene che in tale maniera è possibile garantire una maggiore trasparenza.

Per l’ANP (Associazione nazione dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) l’unico rimedio consiste nella chiamata diretta dei supplenti da parte del dirigente scolastico, in piena coerenza con le regole dell’autonomia scolastica codificate negli articoli 14 e 15 del DPR 275/1999. I timori su eventuali distorsioni che tale sistema potrebbe creare sono infondati, dal momento che nessun dirigente manderebbe in classe un incompetente in quanto sarebbe subito individuato come unico responsabile della scelta. Al contrario, il sistema delle graduatorie impedisce ai dirigenti di individuare le risorse umane con la dovuta celerità, al contempo rendendo estremamente difficile intervenire in caso di assunzione di personale inadeguato. 

Si tratta, quindi, di una situazione insostenibile soprattutto per segreterie e dirigenti scolastici e si richiede un celere intervento da parte del Ministero.


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di VALENTINA TROPEA




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