I docenti vincitori di concorso con riserva vanno comunque assunti perché non è possibile aspettare che la riserva venga sciolta e che la cattedra venga accantonata. Lo ha deciso di recente il Tribunale amministrativo del Lazio con la sentenza n. 10980/2021.
Il Tar si è espresso a seguito del ricorso di una docente, vincitrice di concorso, con titolo conseguito all’estero, in attesa però del formale decreto di riconoscimento da parte del dipartimento ministeriale di competenza.
La docente si era accorta che il suo posto risultava “accantonato”, in attesa dello scioglimento della riserva, nonostante figurasse tra i vincitori di concorso. Questo perché non era pervenuta alcuna comunicazione ufficiale di validità della sua idoneità, in quanto conseguita all’estero. La docente, si è rivolta al Tar del Lazio chiedendo l’ annullamento del provvedimento che di fatto, la escludeva dall’immissione in ruolo, anche se con riserva.
Il Tribunale, accogliendo il ricorso dell’insegnante nella sentenza ha stabilito che :
“L’ammissione con riserva ad una procedura concorsuale dovrà perdurare e riverberarsi anche nel segmento procedimentale successivo all’espletamento della procedura concorsuale e costituito dalla immissione in ruolo ed altresì nella stessa conseguente fase negoziale della stipula del contratto di lavoro. E dunque, nel caso in cui il titolo conseguito all’estero non dovesse essere riconosciuto, si realizzerebbe una specifica condizione risolutiva ex lege, anche se non formalizzata espressamente nel contratto individuale, in quanto pur sempre atto presupposto alla stipula dello stesso”.
Per il Tribunale del Lazio, dunque la ricorrente deve essere assunta (anche se con riserva) e il posto non può essere accantonato.
di ISABELLA CASTAGNA