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L'Assegno di inclusione, quale sostegno introdotto per sostituire il reddito di cittadinanza, nel 2025 subirà una modifica significativa nella sua erogazione. In particolar modo il cambiamento presuppone...
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, istituita a decorrere dal 1° gennaio 2024 dall’articolo 11 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.
L'Assegno di inclusione, quale sostegno introdotto per sostituire il reddito di cittadinanza, nel 2025 subirà una modifica significativa nella sua erogazione.
In particolar modo il cambiamento presuppone il pagamento solo di 11 rate di sussidio, invece che 12.
Questa novità è stata introdotta dal decreto 48/2023 e quindi nel 2025 si avrà il pagamento di 11 mensilità annuali, con un mese di sospensione obbligatoria dopo ogni ciclo di 12 mesi consecutivi.
Si tratta di una modifica volta ad un'ottimizzazione nella gestione delle risorse e ad una miglior rotazione dei beneficiari.
Le differenze nella sua erogazione rispetto al Reddito di cittadinanza sono chiare e manifeste:
il Reddito di cittadinanza prevedeva cicli di 18 mesi, con possibilità di rinnovo al permanere delle condizioni di bisogno.
l’ADI prevede invece una prima erogazione di 18 mesi, ma rinnovi successivi avranno una durata di 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese.
I requisiti previsti per richiedere l'Assegno di inclusione nel 2025 sono i medesimi previsti nel 2024.
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