"Il CSPI nel parere ricorda, in primis, che con le nuove modalità di valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria i giudizi descrittivi..."
Nell'adunanza plenaria svoltasi ieri, 18 novembre, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso a maggioranza parere favorevole, tenuto conto delle modifiche e delle osservazioni proposte, sullo schema di Ordinanza Ministeriale recante «Valutazione periodica e finale degli apprendimenti nella scuola primaria e la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 13 aprile 2017, n. 62, come novellato dalla legge 1° ottobre 2024, n. 150».
Il CSPI nel parere ricorda, in primis, che a) con le nuove modalità di valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria i giudizi descrittivi finora adottati sono sostituiti con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti; b) con il provvedimento in esame sono altresì definite le modalità di valutazione del comportamento per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, che è effettuata con l’attribuzione del voto in decimi.
Il CSPI, circa le nuove modalità di valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria
evidenzia la necessità che siano rinominati e rimodulati i due giudizi sintetici “sufficiente” e “non sufficiente” con altre formulazioni più funzionali al miglioramento degli apprendimenti;
sottolinea che la valutazione, pur condividendo lo spirito della norma che intende rendere più funzionale la comunicazione scuola-famiglia, deve continuare ad avere per oggetto il processo formativo;
evidenzia, inoltre, che negli ultimi anni la valutazione degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria ha visto diversi cambiamenti, che hanno impegnato le scuole e i docenti, anche con azioni formative di ampio coinvolgimento, ad adattarsi in tempi strettissimi a quanto previsto di volta in volta dalle norme, senza permettere una reale messa a sistema dell’impianto valutativo e ricorda, al contempo, il notevole lavoro pedagogico e docimologico che le scuole, negli ultimi anni (in base alle indicazioni contenute nell'OM 172/2020), hanno messo in campo lavorando sullo stretto collegamento tra valutazione e progettazione con la revisione del curricolo e la rimodulazione della progettualità di Istituto;
esplicita che, per meglio valutare “gli apprendimenti”, sia opportuno che il giudizio sintetico non sia assegnato all’intera disciplina, ma agli obiettivi di apprendimento significativi della stessa, per rendere più funzionale la correlazione con la progettazione di classe e per valorizzare il lavoro già svolto dalle scuole;
rileva che una nuova modifica della valutazione degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria necessiti della messa in atto da parte dell’Amministrazione di un piano di accompagnamento delle scuole, attraverso l’elaborazione di nuove specifiche Linee Guida, al fine di orientare i collegi e i team di classe verso l’individuazione degli obiettivi e suggerire per la valutazione in itinere alcuni criteri funzionali, che si ritrovano anche nella valutazione periodica e finale, come ad esempio l’autonomia, la situazione e le risorse utilizzate, permettendo ad ogni scuola di lavorare su un impianto valutativo chiaro e adeguato alle necessità formative dei singoli contesti;
suggerisce, infine, di trovare soluzioni per l’armonizzazione progressiva delle novità valutative, tenendo conto della scadenza di pubblicazione del PTOF, di norma prevista prima dell’inizio delle iscrizioni.
Il CSPI, per quanto riguarda la valutazione del comportamento degli alunni della scuola secondaria di primo grado
auspica che possano essere indicati suggerimenti nelle eventuali Linee Guida, in modo da supportare i docenti nel focalizzare la propria attenzione, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Le Linee Guida infatti potrebbero contenere indicazioni in merito ai criteri per la valutazione del comportamento, quali la capacità di autocontrollo, il rispetto degli altri e delle regole scolastiche.
sottolinea che "l’adulto che si propone come guida in un percorso di educazione deve essere consapevole che lo scopo non è accompagnare al mero conformarsi alle regole, ma piuttosto a riflettere criticamente e a condividere il valore delle regole, in modo da volerle rispettare. È qui che si incardinano tutte le discipline, inclusa educazione civica che ha tra gli obiettivi del curricolo quelli di fornire ai ragazzi gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità";
rileva, anche in questo circostanza, la necessità di armonizzare la valutazione del comportamento tra il primo e il secondo periodo del corrente anno scolastico;
sottolinea che, nel nostro attuale momento storico e sociale, definito da più parti di “emergenza educativa”, il compito della scuola di fronte a comportamenti scorretti degli studenti appare tanto difficile quanto irrinunciabile. Si tratta di un compito condiviso con le famiglie, che dovrebbero essere solide alleate nel perseguire la formazione ai valori dei ragazzi. È necessario, quindi, mettere in campo progetti educativi che coinvolgano gli studenti in esperienze che per loro abbiano senso, li stimolino a diventare protagonisti attivi, facendo esperire loro le regole di comportamento “in atto”, in un contesto relazionale positivo nel gruppo-classe e con i docenti. Tutto ciò deve essere sostenuto da un numero adeguato di risorse umane, opportunamente formate, e da risorse strumentali che ne facilitino il conseguimento.
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di CLAUDIO CASTAGNA
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