Di Meglio: "L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale. È necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole"
Grave, ma non in pericolo di vita, è una docente di un istituto professionale di Varese aggredita, questa mattina intorno alle 8:00 circa con un coltello a serramanico, da uno studente di 17 anni. L'aggressione sarebbe avvenuta nel momento in cui docenti e studenti stavano entrando a scuola. Tempestivo l'arrivo dei soccorsi del 118 giunti sul luogo dell'incidente. Immediata la corsa verso l'ospedale dove la docente, verificate le condizioni in cui versava, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico.
Grazie all'azione tempestiva dell'equipe la docente è stata dichiarata fuori pericolo nonostante le lesioni gravi riportate durante l'aggressione.
L'aggressore è stato individuato e arrestato dalle forze dell'ordine giunti a scuola. Attualmente il 17 enne si trova in custodia per gli accertamenti del caso.
“L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale. È necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole”. Lo scrive in una nota il Coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio.
Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito, sulla vicenda della docente aggredita da uno studente questa mattina a Varese, dichiara: "Solidarietà alla docente aggredita. Insegnanti e personale scolastico non saranno lasciati soli".
Solidarietà dalla FLC CGIL: "L’aggressione alla professoressa è l’ennesimo grave episodio di violenza ai danni del personale scolastico. Come FLC CGIL esprimiamo solidarietà e vicinanza alla docente e a tutta la comunità scolastica coinvolta. La frequenza di episodi di questo tipo ci allarma e ci mette di fronte a un problema di profondo disagio giovanile, che non va combattuto con sanzioni e metodi repressivi, ma va affrontato mettendo in campo ogni iniziativa possibile di ascolto delle studentesse e degli studenti e promuovendo un modello di scuola inclusiva e impegnata nel formare cittadine e cittadini consapevoli"
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