Pacifico: "Confidiamo molto in questa fase di contrattazione successiva alla firma del contratto di lavoro, sempre in attesa di essere convocati per l’avvio del confronto del rinnovo contrattuale 2022/2024..."
Dopo la sottoscrizione del contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21, arriva il momento delle sequenze contrattuali per definire l’applicazione di aspetti “di particolare complessità”, come previsto dall’articolo 179 dello stesso Ccnl, nel quale si prevede che per “figure professionali eterogenee si applicano discipline difficilmente riconducibili ad unità”: Confederazioni e organizzazioni sindacali di comparto sono state convocate su più ambiti per partecipare, ha scritto l’Aran nell’invito, ad una “riunione per l’apertura della trattativa per la sequenza contrattuale”.
Si partirà il 9 aprile, alle ore 11, con le sequenze negoziali che toccheranno contestualmente sia “la disciplina del rapporto di lavoro del tecnologo a tempo indeterminato di cui all’art. 24-ter della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, sia “l’attuazione delle previsioni di cui all’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 come sostituito dall’art. 14, comma 6-septies del D.L. 30/04/2022 n. 36, convertito in legge dall'art. 1, comma 1, legge 29 giugno 2022, n. 79”; il 17 aprile, sempre alle ore 11, il confronto si sposterà sulla “disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero”; alcuni giorni dopo, il 22 aprile, ancora alle ore 11, i sindacati saranno di nuovo all’Aran per affrontare il tema della “responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo secondo quanto previsto all’art. 48”.
“Confidiamo molto in questa fase di contrattazione successiva alla firma del contratto di lavoro, sempre in attesa di essere convocati per l’avvio del confronto del rinnovo contrattuale 2022/2024 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , perché entrare nel merito dell’applicazione dei nuovi diritti acquisiti dai lavoratori della scuola diventa un ulteriore passaggio di confronto che va gestito al meglio, sempre per il bene professionale dei docenti e del personale Ata. Definire i campi lavorativi del tecnologo di ruolo, di chi stipula contratti di ricerca, degli insegnanti impegnati fuori dall’Italia”.
“Molta attenzione presteremo anche alle proposte che l’Aran ci sottoporrà sulle varie modalità di responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo, così come previsto dall’articolo 48 del medesimo contratto collettivo, in base al quale si dovrebbero verificare possibili nuove ‘sanzioni, nonché l’individuazione di una procedura di conciliazione non obbligatoria’. È chiaro che – conclude Pacifico – non potremo accettare alcun arretramento rispetto agli attuali diritti, a partire dal possibile affidamento al dirigente scolastico della possibilità di infliggere direttamente sanzioni al personale”.
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di LA REDAZIONE
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