Per l'Anief i corsi universitari per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento non deve prevedere costi a carico dei docenti, è quanto si evince dall'art. 36 del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro ( CCNL )
Fa leva sull'articolo 36 del contratto collettivo nazionale l'analisi posta in essere dal presidente Marcello Pacifico. Ai sensi del citato articolo, la formazione, quindi anche il corso universitario sull'abilitazione all'insegnamento, dovrebbe addirittura prevedere una retribuzione per i docenti che seguiranno tali percorsi didattici. Invece come abbiamo visto il DPCM indicativamente ha previsto dei costi che arrivano fino a 2500 euro.
L'analisi di Pacifico prende il via dal seguente interrogativo:: “Se l'ipotesi del Contratto collettivo nazionale 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca, sottoscritta il 14 luglio 2023 anche dall’ Anief , prevede all'articolo 36 la retribuzione delle ore di formazione dei docenti e la formazione universitaria in percorsi brevi, perché allora il DPCM pubblicato alcuni giorni fa sulla nuova formazione del personale continua a prevedere corsi a pagamento?”.
“Il nostro ufficio legale – dichiara ancora il sindacalista autonomo - scioglierà nei prossimi giorni la riserva sulla legittimità dell'atto amministrativo che a nostro avviso risulta anche in palese contrasto con la direttiva europea sull'organizzazione dell'orario di lavoro (88/2003), ragione per cui il sindacato Anief sta predisponendo una denuncia specifica in Europa”.
Una questione che porta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ad annunciare anche azioni legali in merito.
di LA REDAZIONE
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