"Destituita di fondamento la voce circolata in questi giorni secondo cui quella autunnale sarà "l'ultima occasione utile" per..."
A rassicurare i triennalisti e quanti vogliono conseguire l'abilitazione all'insegnamento scende nuovamente in campo il senatore Pittoni. Nessun fermo sui percorsi abilitanti anzi l'auspicio è il contrario, prorogare il più possibile i percorsi e aumentare i numeri dei posti disponibili delle singole università.
In merito alla questione Pittoni dichiara: "È destituita di fondamento la voce circolata in questi giorni secondo cui quella autunnale sarà "l'ultima occasione utile" per accedere ai nuovi percorsi formativi abilitanti all'insegnamento. I corsi stanno andando a regime e non è prevista alcuna sospensione. Anzi, si lavora per ottenere maggiore disponibilità delle strutture accreditate sia in termini di posti che di classi di concorso".
Pochi giorni fa, in merito alle azioni che si stanno portando avanti, lo stesso Pittoni dichiarava: "dalla fascia aggiuntiva all'anticipazione del prossimo aggiornamento delle GPS: al ministero dell'Istruzione si ragiona su come contenere le conseguenze, a danno in particolare dei cosiddetti triennalisti (docenti precari con almeno tre anni d'esperienza), del ritardo sulle norme attuative dei corsi abilitanti, peraltro in carico al ministero dell'Università" - e ancora - "come ben sa chi ha seguito l'evolversi della situazione, non c'era alcuna volontà di penalizzare i triennalisti sui corsi abilitanti.
Sempre sui percorsi abilitanti Io stesso Pittoni sottolinea: "avevo lanciato diversi appelli affinché tutti i corsi partissero in contemporanea proprio per evitare situazioni poi difficili da gestire".
A seguire i 5 punti del senatore Pittoni che se messi in atto non avrebbero creato le difficoltà in cui si trovano oggi i docenti triennalisti:
"1) Niente numero chiuso (se necessario, si può scaglionare come nel PAS);
2) Niente test d'ingresso (sarebbe solo un altro concorso per lucrare su persone che già faticano a mettere insieme il pranzo con la cena);
3) Avvio di tutti i percorsi in contemporanea;
4) Estensione dell'online fin dove non intacca la qualità delle lezioni, per contenere spesa e agevolare accesso a chi non risiede a ridosso delle strutture universitarie.
5) Garanzia dell'espletamento dei corsi per tutte le classi di concorso."
Difatti la mancata attuazione in particolare di uno dei 5 punti, la partenza in contemporanea di tutti i percorsi, ha generato serie difficoltà e discriminazioni, infatti ai precari resta l'amaro in bocca per non potersi ancora iscrivere ai percorsi abilitanti con l'obiettivo di inserirsi in prima fascia GPS. Obiettivo che ad oggi resta lontano.
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di LA REDAZIONE
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