"È abbastanza evidente che le parole del Ministro, per quanto ci riguarda, non trovano alcun fondamento ed è di facile deduzione che le modifiche introdotte nella tabella di valutazione dei titoli non possono essere state concordate con la UIL..."
In merito al Question Time del 12 giugno scorso a Montecitorio, durante il quale il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affermato che sull’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze c’è stato “un ampio confronto con i sindacati e il Cspi”, soprattutto in relazione alla questione del punteggio aggiuntivo da assegnare agli abilitati con i nuovi percorsi da 30 CFU.
Precisiamo che il nostro sindacato non ha partecipato alle prime riunioni relative all’informativa sull’ordinanza ministeriale – ricorda il Segretario nazionale Paolo Pizzo – che regolamenta le graduatorie provinciali delle supplenze, né preso parte alle commissioni del CSPI per il consueto parere obbligatorio sulla stessa ordinanza.
È noto, infatti, che la UIL Scuola Rua non è firmataria del CCNL 2019/21, e che solo a seguito della sentenza del TAR Lazio, emessa il 29 aprile 2024, è stata ammessa ai tavoli di informativa e confronto, mentre non facciamo parte come organizzazione sindacale della componente CSPI vigente fino all’imminente rinnovo. Per cui, è abbastanza evidente che le parole del Ministro, per quanto ci riguarda, non trovano alcun fondamento ed è di facile deduzione che le modifiche introdotte nella tabella di valutazione dei titoli non possono essere state concordate con la UIL. Ad ogni modo, la nostra posizione sulla ordinanza che regola le supplenze è chiara.
Dal momento che solo pochi docenti riusciranno ad ottenere i 30 CFU in tempo ed ad avere i 24 punti aggiuntivi nelle GPS, valevoli anche nell’eventuale graduatoria per il sostegno, bisogna modificare la tabella di valutazione dei titoli nella parte in cui prevede che il punteggio aggiuntivo relativo al conseguimento dei 30 cfu sia valutato anche nella graduatoria del sostegno, sottolinea Pizzo.
In alternativa, sospendere la valutazione di tale punteggio e rinviarlo all’aggiornamento del prossimo biennio in modo da dare a tutti la possibilità di frequentare questi corsi per acquisire i medesimi punti. Ciò al fine di evitare di alimentare la contrapposizione tra docenti che inevitabilmente si tradurrà nell’ennesimo contenzioso nei riguardi dell’amministrazione.
Queste nostre rivendicazioni, afferma il sindacato, le abbiamo anche esposte il 4 giugno scorso al Capo di Gabinetto in occasione del nostro supporto al presidio del Comitato Docenti di Sostegno dei docenti a favore della continuità didattica ed educativa per gli alunni con disabilità, conclude.
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